Fondo Made in Italy

20 Maggio 2025

È ufficialmente operativo il Fondo nazionale del Made in Italy (FNMI), lo strumento pensato per sostenere la crescita e il rilancio delle filiere produttive italiane. Con la pubblicazione del decreto attuativo in Gazzetta Ufficiale n. 111 del 15 maggio 2025, il Fondo entra nella sua fase esecutiva, aprendo a nuove opportunità di investimento e innovazione.

Obiettivi del Fondo

Il FNMI mira a:

• migliorare l’accesso alle materie prime critiche;
• incentivare la transizione energetica e tecnologica;
• rafforzare la competitività delle imprese italiane nei settori strategici.

La dotazione iniziale è pari a 1 miliardo di euro per il primo biennio, con l’obiettivo di attivare risorse aggiuntive grazie al coinvolgimento di investitori privati e internazionali.

Destinatari

Il Fondo si rivolge alle imprese costituite in forma di società di capitali, comprese le cooperative, ad esclusione di quelle attive nei settori bancario, finanziario e assicurativo.

Due linee di investimento

Il FNMI si articola in due strumenti distinti, ognuno con finalità specifiche:

1. Fondo di Real Asset (FRA)

Finalizzato alla valorizzazione delle materie prime critiche e allo sviluppo di infrastrutture strategiche, è accessibile anche a investitori esteri. Tra gli ambiti incentivati:

• estrazione di materie prime strategiche in Italia o in partenariato internazionale;
• lavorazione e trasformazione industriale delle risorse;
• approvvigionamento da mercati esteri o forniture integrate;
• riciclo e riuso dei materiali in ottica circolare;
• distribuzione delle risorse nel sistema produttivo nazionale.

2. Fondo Imprese (FI)

Pensato per sostenere le imprese italiane nelle filiere strategiche, favorendo:

• interventi diretti nel capitale (fino al 50%) attraverso operazioni di private equity;
• investimenti in innovazione tecnologica, ricerca e sviluppo, transizione green e digitale;
• crescita sui mercati internazionali;
• creazione di occupazione qualificata e valore economico sostenibile.

Governance

Il decreto istituisce anche un Comitato Tecnico Strategico presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), con il compito di coordinare e monitorare le attività del Fondo.