Come funzionano le quote residue
Il trasferimento delle quote residue di detrazione non utilizzate dal defunto è subordinato alla detenzione materiale e diretta dell’immobile, condizione che non deve necessariamente sussistere già al momento dell’apertura della successione.
Con il principio di diritto n. 7 del 2 ottobre 2025, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti importanti sulle regole applicabili in caso di successione ereditaria di un immobile oggetto di lavori agevolati. L’Amministrazione ha infatti sciolto i dubbi relativi alla possibilità di usufruire delle detrazioni fiscali anche quando l’erede non detiene l’immobile al momento della successione, purché tale condizione si realizzi successivamente.
Il documento richiama l’articolo 16-bis del TUIR, che disciplina le detrazioni edilizie per interventi di recupero del patrimonio edilizio su parti comuni condominiali e su singole unità immobiliari residenziali. La detrazione ordinaria è del 36%, ma sale al 50% per la casa adibita ad abitazione principale.
In generale, al cambio di titolarità dell’immobile, le quote non fruite vengono trasferite al nuovo proprietario, che potrà utilizzarle nei successivi periodi d’imposta, salvo diversi accordi. Nel caso di decesso del contribuente, le detrazioni passano interamente all’erede che detiene direttamente il bene.
L’erede deve detenere materialmente e direttamente l’immobile per l’intero periodo d’imposta di riferimento.
Non è necessario che tale condizione sia presente già nell’anno di apertura della successione: ciò che conta è la detenzione diretta nell’anno in cui si intende usufruire delle quote residue.
Se l’immobile è locato o concesso in comodato, la detrazione per quell’anno non spetta. Tuttavia, una volta concluso il contratto, l’erede potrà beneficiare delle rate residue.
Se più eredi detengono l’immobile, la detrazione fiscale deve essere ripartita proporzionalmente.
Le stesse regole valgono anche per le quote residue di altri incentivi, come:
bonus verde
ecobonus
superbonus
In sintesi, la condizione centrale per “ereditare” le detrazioni fiscali edilizie non è il semplice subentro nella proprietà dell’immobile, ma la detenzione diretta dello stesso, da mantenere per l’intero anno d’imposta in cui si intende applicare la detrazione.
Fonte: fiscooggi.it
Le risposte dell’Agenzia delle Entrate
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