Milano guida la crescita delle grandi città
Nel 2024, le grandi città italiane si confermano poli di attrazione del credito immobiliare, con un peso crescente nel panorama finanziario nazionale. Le otto principali aree urbane per popolazione hanno concentrato oltre 34 miliardi di euro di capitale finanziato tramite mutui ipotecari, pari al 31,6% del totale nazionale. Il numero di immobili ipotecati in queste zone è aumentato del 6,4% rispetto al 2023, con un incremento dei capitali erogati del 31,3%, segno di una forte dinamica del credito nei grandi centri urbani.
Secondo il Rapporto dell’Osservatorio del mercato immobiliare pubblicato dall’Agenzia delle Entrate, Milano si conferma il principale polo finanziario del Paese: con 23,7 miliardi di euro di capitale e quasi 30mila immobili ipotecati, rappresenta il 22% del totale nazionale e oltre due terzi del capitale complessivo delle grandi città. La crescita è significativa (+57,8% del capitale), trainata soprattutto dal comparto non residenziale, che vale oltre l’80% del capitale finanziato.
Roma segue con oltre 37mila immobili ipotecati, pari al 37% del totale delle grandi città, ma registra un calo del 12,5% del capitale erogato, sceso a 6,1 miliardi di euro. Questo dato riflette una fase di rallentamento del mercato del credito nella Capitale, in controtendenza rispetto alla media nazionale.
Le altre città mostrano segnali positivi: Torino consolida la crescita (+9,8% immobili, +8,3% capitale), mentre Napoli e Palermo evidenziano forti incrementi nel capitale finanziato (+26,1% e +43,1%). Bologna e Genova si distinguono per la crescita del numero di immobili ipotecati (+17,6% e +16%), mentre Firenze è l’unica città in flessione (–2,3% immobili, –18,4% capitale).
Nel complesso, le grandi città rappresentano circa il 13% degli immobili ipotecati nazionali, ma assorbono quasi un terzo dei capitali, a conferma della maggiore dimensione media delle operazioni.
Analizzando la composizione del capitale per tipologia di atto, emergono importanti differenze territoriali: a Milano la quota residenziale incide solo per il 19% del capitale, contro una media superiore al 60% nelle altre città. A Genova il residenziale raggiunge l’83%, mentre a Firenze scende al 55%. Questo evidenzia un diverso equilibrio tra credito abitativo e finanziamenti per attività economiche, con Milano che si distingue per la concentrazione di operazioni commerciali di alto valore.
L’analisi storica del Rapporto mostra che, dopo la flessione del 2023, nel 2024 il capitale legato agli atti residenziali (Res) torna a crescere in quasi tutte le aree urbane. Milano si distingue per la maggiore dinamicità, grazie a una crescita marcata delle componenti miste e non residenziali, mentre Roma e le altre città mantengono un andamento più stabile.
Infine, osservando la destinazione del capitale ipotecario, si rileva che nelle grandi città solo il 27% del capitale estratto tramite ipoteca nel 2024 è tornato al mercato immobiliare, contro una media nazionale del 35%. La quota restante ha finanziato investimenti, sviluppo e rifinanziamento di attività economiche. Questo risultato è fortemente influenzato da Milano, che si conferma centro di attrazione del credito per usi diversificati. Nelle altre città, invece, oltre il 50% dei capitali è stato impiegato per rifinanziare compravendite immobiliari.
Fonte: fiscooggi.it
Le risposte dell’Agenzia delle Entrate
Nuove opportunità per le imprese che investono nel green
Le risposte dell’Agenzia delle Entrate
Nuove opportunità per le imprese che investono nel green