La nuova legge di Bilancio 2020 prevede l’obbligo per tutte le partite IVA e lavoratori autonomi di possedere un POS, lo strumento che consente il pagamento elettronico con carte o bancomat.
La nuova legge di Bilancio 2020 prevede l’obbligo per tutte le partite IVA e lavoratori autonomi di possedere un POS, lo strumento che consente il pagamento elettronico con carte o bancomat.
Il provvedimento, varato dal Consiglio dei ministri nel decreto fiscale, prevede l’entrata in vigore dal 1° luglio 2020 anziché da gennaio, per dare modo alle nuove categorie di adeguarsi.
Dunque con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Fiscale, avvenuta il 26 ottobre 2019, l’obbligo del POS diventa un dato di fatto.
L’obbligo viene applicato per tutti quei soggetti che effettuano attività di vendita di beni e di prestazione di servizi, anche professionali.
Dunque da luglio 2020 anche i collaboratori, salvo modifiche normative successive, dovranno accettare i pagamenti con bancomat e carte di credito e dotarsi di POS per riceverli. L’obbligo del pagamento elettronico si applicherà a tutte le transazioni (non saranno quindi previsti importi minimi per il pagamento via POS).
Per quanto riguarda le sanzioni, chi non si doterà di POS, o non lo utilizzerà quando sarà richiesto dal cliente al momento del pagamento, sarà soggetto a una sanzione amministrativa pecuniaria composta da due parti: una fissa di 30 euro e una variabile, pari al 4% del valore della transazione in pagamento.
Saranno esclusi solo i casi di oggettiva impossibilità tecnica (malfunzionamenti della linea o la rottura dell’apparecchio verificatasi in tempi che non consentono la sostituzione).
Oltre alle sanzioni, sono previsti anche degli incentivi per l’utilizzo del POS. Nella nuova normativa, infatti, viene introdotto un credito di imposta pari al 30% delle commissioni addebitate sulle transazioni elettroniche per le cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate dal 1° luglio 2020. Il beneficio si applica a tutte le partite IVA, a prescindere dal regime fiscale a cui appartengono. Il contribuente però non deve aver realizzato ricavi o compensi superiori ai 400 mila euro nel precedente anno d’imposta.
Approfondisci.
Il nostro studio di commercialisti offre tutti i servizi per la corretta gestione della contabilità e delle tasse relative a partite Iva e liberi professionisti
Il 48,5% delle nuove partite Iva aderisce al regime agevolato
È previsto il riconoscimento di un’indennità per il mese di marzo di 600 euro a favore di professionisti, co.co.co., artigiani e commercianti
Prestazione rilevante agli effetti dell’IVA e documentata con fattura elettronica
Dal 1° gennaio 2021, il Sistema di Interscambio accetterà esclusivamente i documenti strutturati con il nuovo tracciato xml
Escluso se il soggetto ha mantenuto la residenza fiscale italiana durante il periodo di lavoro all’estero
I compensi percepiti dai medici che svolgono l’attività di continuità assistenziale costituiscono redditi di lavoro autonomo professionale, con obbligo di apertura della partita IVA
Contributi a fondo perduto per imprese e operatori del terzo settore
I contributi a fondo perduto del Decreto Sostegni spettano anche alle nuove attività e si richiedono in via telematica
Il soggetto può avvalersi del regime fiscale agevolato?
Istruzioni e novità nella recente guida dell’Agenzia delle Entrate
Contributo a fondo perduto, IMU, TARI, start up e altro ancora
Ulteriori novità in materia fiscale e di agevolazioni
Ma dallo scontrino fiscale deve essere presente la descrizione del prodotto acquistato
I loro compensi da società non residente per photo shooting sono redditi di lavoro autonomo
Scopriamo le regole per avere il contributo a fondo perduto previsto dal DL 41/2021(c.d. Decreto "Sostegni")
In una circolare i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
Contributi a sostegno di nuove imprese e lavoratori autonomi con partita IVA
Esenzione per imprese individuali e lavoratori autonomi ma senza alcun effetto sul pregresso
Risposta a interpello n. 157 del 25 marzo 2022 della'Agenzia delle Entrate
La promozione a quadro del lavoratore non è sufficiente
Un fondo di 200 milioni di euro per supportare la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili
Non è sufficiente portare effettivamente la residenza in Italia e aprire una nuova partita Iva
In caso di rientro l’agevolazione non è preclusa quando il lavoratore si trasferisce in Italia assumendo un incarico diverso da quello rivestito all’estero
Prestazioni occasionali, comunicazione telematizzata
La nuova data dell’Agenzia delle Entrate
Nuovo chiarimento dell’Agenzia delle Entrate
Nuove indicazioni dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sul procedimento di verifica dei requisiti per l’iscrizione al RUNTS
Non è sufficiente portare effettivamente la residenza in Italia e aprire una nuova partita Iva
Nuove misure in arrivo con la conversione del decreto Bollette ed Energia
Ulteriore proroga per comunicazione opzioni di sconto sul corrispettivo o cessione del credito