Bonus fino a 10.000 euro l’anno
Approvato dalla Commissione Istruzione del Senato un importante emendamento al Decreto-legge n. 45/2025 (Decreto PNRR Scuola), che introduce un nuovo incentivo fiscale destinato alle aziende private che assumono giovani ricercatori under 35. Si tratta di un credito d’imposta fino a 10.000 euro all’anno, per un massimo di tre anni consecutivi, a supporto dell’occupazione qualificata e dell’innovazione tecnologica nel sistema produttivo italiano.
A chi è destinato il bonus
Il beneficio si rivolge a tutte le imprese, comprese le startup innovative, che assumono ricercatori con:
Età inferiore a 35 anni al momento dell’assunzione;
Contratto a tempo indeterminato o determinato di almeno 12 mesi;
Inquadramento in attività legate a ricerca e sviluppo;
Regolare iscrizione e adempimento degli obblighi contributivi.
Come funziona il credito d’imposta
Il contributo, erogato sotto forma di credito d’imposta, potrà essere utilizzato in compensazione tramite F24. Ogni assunzione può generare un vantaggio fiscale fino a 10.000 euro all’anno per tre anni, senza limiti al numero di beneficiari per impresa. Si tratta di un potenziamento significativo rispetto alla precedente misura del 2023, che si fermava a 7.500 euro per due anni.
Obiettivi e risorse disponibili
La misura è parte integrante del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e mira a:
Stimolare l’assunzione stabile di ricercatori e dottori di ricerca;
Rafforzare la competitività delle PMI e delle imprese ad alto contenuto tecnologico;
Favorire il trasferimento di competenze dal mondo accademico a quello produttivo.
Per finanziare l’incentivo è stato stanziato un fondo da 150 milioni di euro, con l’obiettivo di generare fino a 15.000 nuove assunzioni qualificate nel settore privato.
Tempistiche
Il provvedimento è in attesa del passaggio alla Camera dei Deputati e della conversione in legge, prevista entro il 6 giugno 2025. Se confermato, entrerà in vigore nei mesi successivi, offrendo alle imprese uno strumento strategico per attrarre giovani talenti e investire nella ricerca.