Chi è autorizzato a rilasciarlo?
Il visto di conformità, definito anche visto leggero, e introdotto con il decreto legislativo numero 241 del 1997, rientra a tutti gli effetti nell’attività di controllo dell’Amministrazione Finanziaria, con la peculiarità che i soggetti legittimati a condurla sono esterni ad essa.
Il soggetto autorizzato al rilascio del visto è tenuto a predisporre la dichiarazione fiscale, attestare di aver eseguito i necessari controlli mediante sottoscrizione della stessa per poi trasmetterla all’Agenzia delle Entrate.
L’apposizione del visto di conformità sulle dichiarazioni:
Possono rilasciare il visto di conformità i seguenti soggetti:
Il visto di conformità viene considerato non valido nei casi in cui:
La dichiarazione viene dunque considerata “non vistata”. L’Agenzia procederà quindi nei confronti del contribuente al recupero dei crediti utilizzati in compensazione, degli interessi e all’irrogazione delle sanzioni oppure, in caso di rimborso IVA, provvederà a richiedere al contribuente apposita polizza fideiussoria. Nei casi indicati l’Agenzia delle Entrate applicherà nei confronti del professionista apposite penalità.
Può essere comunque presentata una dichiarazione fiscale correttiva/integrativa, completa di visto regolare.
Ciascun contribuente, abilitato ai servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, può conoscere eventuali irregolarità legate al rilascio del visto sulle proprie dichiarazioni fiscali, accedendo al proprio “cassetto fiscale”.
Approfondisci.
Aumentano le controversie discusse da remoto nel II trimestre 2024
Le società di capitali trainano la crescita
Chiarimenti sulla tassazione per i lavoratori impatriati
Quale scegliere per la gestione contabile nelle piccole imprese
Aumentano le controversie discusse da remoto nel II trimestre 2024
Pubblicità delle imposte Paese per Paese
Per una migliore gestione contabile e fiscale
Le società di capitali trainano la crescita