Le nuove regole ENPAM per la liquidazione dei supplementi dei medici che hanno continuato a lavorare dopo la pensione
Debuttano le nuove regole dell'ENPAM, la Cassa previdenziale dei medici e degli odontoiatri, per la liquidazione dei supplementi dei medici che hanno continuato a prestare la propria attività lavorativa dopo la pensione.
È quanto reso noto da un comunicato dell’ENPAM, aggiungendo che da quest’anno i supplementi verranno erogati d’ufficio ogni anno invece dei tre anni precedenti.
In sostanza, sarà più conveniente continuare a lavorare dopo la pensione, dato che i contributi ulteriormente versati saranno valorizzati in pensione ogni anno attribuendo un aumento del trattamento pensionistico già erogato. Con l’erogazione dell’assegno previdenziale del mese di aprile 2021 sono confluiti anche gli arretrati maturati.
L'Ente ricorda che i contributi versati dopo il pensionamento “non hanno lo stesso valore di quelli pagati durante gli anni di attività ordinaria”, tuttavia, “a parità di denaro versato, il controvalore in pensione per gli iscritti all’ENPAM è, comunque, paragonabile, o superiore a quello dato dall’INPS”.
La nota sottolinea, peraltro, che mentre i non iscritti alla Cassa devono versare un contributo del 24% sul proprio reddito alla gestione separata dell’INPS, per gli iscritti il prelievo è limitato al 9,75%.
E mentre l’ENPAM liquida ogni anno automaticamente il supplemento d’ufficio (cioè a prescindere da una domanda dell'iscritto), l’INPS può attribuirlo solo decorsi due anni dal pensionamento previa domanda dell'interessato e successivamente decorsi almeno 5 anni dal precedente supplemento.
Per il futuro tutti i supplementi verranno attribuiti con decorrenza dal mese di gennaio successivo all’anno di pagamento dei contributi.
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