Pronte le regole tecniche per l'emissione e la ricezione delle e-fatture e per l’invio telematico dei dati delle operazioni transfrontaliere
Con il provvedimento del 24 novembre 2022 n. 433608, l'Agenzia delle Entrate ha definito le misure per l’emissione e la ricezione delle fatture elettroniche relative a cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti o stabiliti nel territorio dello Stato, tramite Sistema di Interscambio (SdI) e quelle per l’invio telematico dei dati delle operazioni transfrontaliere.
Sono state dunque superate le indicazioni sulla fatturazione elettronica fornite con il precedente provvedimento del 30 aprile 2018, che viene integralmente sostituito, al fine di recepire le disposizioni dell’articolo 14 del Dl n. 124/2019 e le previsioni contenute nel parere n. 454/2021 del Garante per la protezione dei dati personali.
Il suddetto provvedimento, in sintesi, prevede che l’Agenzia delle Entrate memorizza e utilizza con la Guardia di finanza i file per le sole attività istruttorie puntuali. Sono consultabili e acquisibili, infatti, i file delle fatture e delle note di variazione previa richiesta della documentazione secondo le disposizioni in vigore, riferiti solo ai periodi di attività istruttoria. La consultazione e l’acquisizione sono inibite automaticamente al termine di tale attività.
I file delle fatture e delle note di variazione sono acquisibili in caso di indagini penali o su richiesta dell’autorità giudiziaria. Restano invece invariate le disposizioni sulle sanzioni in caso di rifiuto del soggetto sottoposto al controllo di esibire i documenti richiesti.
Il provvedimento prevede, inoltre, che per le e-fatture tra operatori economici, l’Agenzia delle Entrate memorizza nella banca dati fattura integrati, per l’attività di analisi del rischio, di promozione della compliance e dei controlli, anche il metodo di pagamento e la descrizione dell’operazione, ossia natura, quantità e qualità dei beni ceduti e dei servizi prestati, con esclusione delle fatture emesse nei confronti dei consumatori finali e di quelle relative al settore legale. Per quest’ultimo settore, considerando la delicatezza dei dati, le fatture saranno memorizzate in modalità cifrata.
L’Agenzia, inoltre, tenendo conto delle richieste pervenute dalle associazioni di categoria e della necessità di ampliare la gamma dei servizi sulla fatturazione elettronica, ha realizzato nuovi servizi di colloquio automatico tra sistemi informatici per consentire download e upload massivi dei dati relativi ai file delle fatture elettroniche, dei corrispettivi, nonché degli elenchi messi a disposizione per il pagamento dell’imposta di bollo.
Allo scopo di limitare ulteriormente il fenomeno delle false fatturazioni, infine, con il servizio di censimento del canale abituale per la trasmissione delle fatture elettroniche, i soggetti passivi IVA o i loro delegati o incaricati possono inserire, visualizzare, aggiornare e eliminare l’informazione relativa al/ai canale/i di trasmissione abitualmente utilizzati per la trasmissione della fattura elettronica.
Fonte: fiscooggi.it
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