Le società di capitali trainano la crescita
Nel secondo trimestre del 2024, in Italia sono state aperte 121.542 nuove partite IVA, un dato in crescita del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2023, come emerge dal rapporto dell'Osservatorio sulle partite IVA del MEF. Le società di capitali hanno registrato un incremento significativo (+12,4%), seguite dalle società di persone (+11,9%) e dalle "altre forme giuridiche" e non residenti (+3,9%). Tuttavia, per le persone fisiche si rileva un leggero calo (-1,1%).
Ripartizione territoriale
Dal punto di vista geografico, il 46,5% delle nuove aperture si è concentrato nel Nord Italia, il 21,9% al Centro, e il 31,3% nel Sud e nelle Isole. Le regioni con l'aumento più significativo sono il Lazio (+11,6%), il Friuli Venezia Giulia (+6,5%) e la Campania (+6,1%). Al contrario, la Valle d’Aosta (-11,3%), le Marche (-8,9%) e il Molise (-8,3%) hanno registrato i maggiori cali.
Settore produttivo
Il settore del commercio ha dominato le nuove aperture di partite IVA, rappresentando il 18,6% del totale, seguito dalle attività professionali (17,1%) e dalle costruzioni (10,3%). Tra le variazioni più rilevanti rispetto al secondo trimestre del 2023, il settore dell'alloggio e ristorazione è cresciuto del 2%, l'agricoltura dell'1,9% e il commercio dell'1,2%.
Analisi demografica
L'analisi delle nuove partite IVA mostra una predominanza maschile (61%) tra le persone fisiche. Dal punto di vista dell’età, il 48% delle nuove aperture è stato effettuato da giovani fino a 35 anni, mentre il 30,9% da soggetti tra i 36 e i 50 anni. Solo la fascia tra 51 e 65 anni ha registrato una crescita (+2,9%) rispetto all'anno precedente, mentre gli over 65 hanno visto un calo nelle aperture (-2,6%).
Provenienza e regime forfetario
Il 21,9% delle nuove partite IVA è stato avviato da soggetti nati all’estero, un dato in linea con lo stesso periodo dell'anno precedente. Infine, 56.020 nuove partite IVA hanno aderito al regime forfetario, rappresentando il 46,1% del totale delle aperture, con un leggero calo dell'1,1% rispetto al 2023.
In sintesi, il secondo trimestre del 2024 ha mostrato una crescita generale nelle nuove aperture di partite IVA, con andamenti variegati a seconda del settore, della regione e delle fasce d'età, segnalando un'evoluzione differenziata dell'imprenditoria italiana.
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