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Come annunciato, arrivano regole più stringenti nella legge di Bilancio. Tornano i vincoli per i dipendenti e non sarà più possibile scegliere la flat tax sulla libera professione anche quando si incassa un reddito da lavoro dipendente o da pensione superiore a 30.000 euro lordi l'anno.
Vengono incede confermate le aliquote che restano fissate al 5% per le nuove attività, e al 15% per chi già lavora, e, ovviamente, l'esenzione dall'obbligo di applicare IVA sulle fatture.
Anche le regole per il conteggio dell’imposta rimangono immutate: la base imponibile resta l'ammontare dei ricavi o dei compensi incassati nell'anno, detratta la percentuale di spese forfettarie prevista per la specifica attività esercitata.
A partire da gennaio 2020 non sarà possibile utilizzare la flat tax da parte di coloro che hanno sostenuto spese per un ammontare superiore a 20.000 euro lordi l'anno per dipendenti, collaboratori o personale comunque assunto a progetto. Dunque chi ha diversi dipendenti dovrà applicare il regime ordinario. Non ci sarà invece alcun limite per gli investimenti in beni strumentali.
Col nuovo anno tornano anche i paletti per l'accesso al regime per chi, oltre a svolgere la libera professione, ha anche un lavoro dipendente.
Dunque non si potrà scegliere il regime forfettario per una nuova attività quando da lavoro o pensione si incassano più di 30.000 euro lordi l'anno.
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