Investimenti per mezzo miliardo di euro
Crescono in modo esponenziale gli investimenti nelle startup tecnologiche da parte delle imprese italiane e internazionali.
Lo rivela la quarta edizione dell'Osservatorio sul Corporate Venture Capital (promosso da Assolombarda, Italia Startup e Smau), confermando così la tendenza già evidenziata dallo studio elaborato da Mind The Bridge e presentato nel corso di Smau a Milano: l'open innovation (l’approccio all’innovazione in base al quale le imprese puntano anche su idee, risorse e competenze tecnologiche che arrivano dall’esterno, in particolare da startup, università, enti di ricerca, fornitori e consulenti) è un fenomeno che sta registrando una dinamica positiva anche in Italia.
Il numero delle quote dei soci aziendali che hanno investito in startup innovative è aumentato dell'88% tra settembre 2017 e settembre 2019 da 6.727 a 12.667 unità.
Dunque, considerando le sole partecipazioni dirette, l'incremento è stato del 76,1% in 24 mesi mentre il numero di startup entrate nel portafoglio dei Corporate Venture Capital è lievitato del 23% nel periodo considerato, passando da 2.154 a 2.657.
I Corporate Venture Capital sono presenti in 2.656 startup innovative (circa il 25% del totale) e le rimanenti 7.490 hanno come soci solo persone fisiche e ditte individuali. Ovviamente non si tratta dei Cvc in stile Silicon Valley, che nascono per finanziare le startup come dei veri e propri venture capital, ma di aziende che scommettono su nuove imprese innovative in qualche modo legate al loro settore di competenza.
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